Accettazione e ricovero


01 –Come si richiede il ricovero in struttura o l’assistenza domiciliare?

È necessario scaricare dal nostro sito il modulo con la domanda di accettazione o richiederlo presso in nostro ufficio Accoglienza.
Il modulo deve essere compilato e firmato dalla famiglia e dal medico curante (Asl o ospedaliero) e poi riconsegnato alla struttura sanitaria.

Il modulo deve essere compilato e inoltrato dall’ospedale inviante o dal Medico di Medicina Generale (MMG) alla Centrale Operativa Aziendale per la continuità assistenziale (COA) delle Asl di residenza del paziente. È possibile consegnare il modulo al Centro di Cure Palliative che provvederà ad inviarlo alla COA.

02 – Cosa succede dopo che è stata presentata la domanda di accettazione?

La domanda viene esaminata dall’Unità Valutativa e, una volta confermata l’idoneità alla presa in carico, la COA lo comunicherà al Centro di Cure Palliative (al paziente non arriveranno comunicazioni da parte della COA).

03 –  Quanto tempo passa tra la presentazione della domanda e l’accettazione?

L’Unità Valutativa che deve esaminare la richiesta si riunisce tre volte la settimana. Pertanto, i tempi di valutazione sono molto rapidi, anche se i tempi di attesa dipendono da diversi fattori.

04 – Quanto costa l’assistenza?

L’assistenza – sia residenziale sia domiciliare – è completamente gratuita per i pazienti

Vivere la struttura


05 – Se il malato è ricoverato in struttura, per la famiglia ci sono limiti di visita come in ospedale?

Ciò che differenzia la Residenza da un reparto ospedaliero è la filosofia orientata al “prendersi cura”, sapendo che la risposta alle sofferenze è data anche dal supporto di cure amorevoli.
In tal senso, la famiglia svolge un ruolo fondamentale e viene informata e preparata a tutto il percorso, nonché tutelata e supportata durante il periodo di assistenza. Ogni malato può avere accanto a sé giorno e notte un proprio caro, un caregiver o un assistente di sua fiducia.

06 – Quanti pazienti ci sono in ogni stanza?

Un solo paziente per ogni stanza. Tutte le camere sono singole, dotate di bagno privato, aria condizionata e poltrona letto per l’accompagnatore.

07 – Sono permesse le visite? E con quali orari?

Si possono visitare i malati ogni giorno, purché si rispettino le esigenze degli altri ospiti e il regolare svolgimento delle attività sanitarie e di assistenza.
L’orario di visita è dalle 7.00 alle 19.30 ed è necessario che sia il più possibile rispettato per il buon funzionamento dell’intero reparto.
Di notte è consentito l’ingresso ad un solo familiare.

08 – Sono previsti vitto e alloggio in struttura per il parente di un malato? Quanto costano?

Per agevolare la vicinanza delle persone care e migliorare la qualità di vita dei malati, Gemelli Medical Center garantisce gratuitamente i pasti e il pernottamento di un familiare o di un caregiver per ogni paziente.

09 – Nell’Hospice ci sono spazi a disposizione di parenti e visitatori?

Al piano terra c’è un salone con una grande vetrata, punto d’incontro per pazienti e familiari, dove in alcune occasioni si tengono concerti.
Al primo piano – grazie alla donazione di una malata – è stata realizzata “La terrazza delle rose”, da godere come prolungamento esterno degli spazi della quotidianità, con televisore, distributore di bevande e aria condizionata.

10 – C’è una Cappella nell’Hospice?

C’è una Cappella al piano terra e le funzioni religiose sono celebrate ogni lunedì, mercoledì e venerdì alle 15.30 e la domenica alle 11.00.
I pazienti che hanno avuto il permesso dal medico possono assistere alla Messa domenicale con l’aiuto di un volontario.

Dati sensibili


11 – Cosa fare per richiedere la copia della cartella clinica?

Si può richiedere la copia della cartella clinica alla Direzione Sanitaria.

Un familiare del paziente o un suo delegato deve compilare il modulo di richiesta, presentare un documento di riconoscimento valido e concordare le modalità di ritiro (personalmente, con delega o a mezzo posta).

Entro 15 giorni dalla richiesta, la cartella clinica può essere ritirata personalmente dal familiare del paziente o da persona delegata, esibendo il proprio documento valido. Il documento d’identità del paziente anche in fotocopia non è necessario. Il paziente può richiedere la cartella se non è deceduto, ma semplicemente dimesso. In questo caso sarà necessario il suo documento).
è possibile richiedere di ricevere la cartella clinica anche a mezzo posta. In questo caso, le spese di spedizione sono a carico del destinatario.

12 – Cosa vuol dire “consenso informato”?

Il paziente ha il diritto di ricevere un’informazione chiara e completa sul suo stato di salute e sulle possibili prospettive diagnostico-terapeutiche.
Perciò l’Hospice deve fornire tutte le informazioni su prestazioni disponibili, soggiorno, diagnosi e atti terapeutici e deve spiegare al paziente e ai familiari che l’attività assistenziale si ispira alle norme professionali ed etico-deontologiche degli operatori sanitari, norme che salvaguardano il principio del rispetto della persona in tutte le fasi della sua vita e che escludono ogni forma di abbandono o di accanimento terapeutico.
Gli operatori sono inoltre impegnati a rispettare le volontà dei pazienti purché non siano in contrasto con i principi etici della professione medica e con quelli di Gemelli Medical Center.
In caso il paziente rifiuti o decida di interrompere il trattamento terapeutico, il personale sanitario deve informare il paziente sui diritti e sulle conseguenti responsabilità.
Il consenso ai trattamenti è la manifestazione della volontà del paziente che sceglie liberamente di essere preso in carico.
Per qualsiasi atto medico, ad eccezione di quelli compiuti in situazione di emergenza e di incapacità ad esprimere il consenso, è necessario che il paziente sia preventivamente d’accordo sulla sua esecuzione.
La libera adesione del paziente prevede naturalmente che il medico lo informi in modo chiaro ed esauriente su quello che intende fare ed è per questo motivo che si parla di “consenso informato”.

13 – Qual è la norma per il trattamento dei dati personali?

Ogni comunicazione clinica-assistenziale a parenti, compreso il coniuge, amici e conoscenti, deve essere autorizzata dall’interessato.
Perciò il paziente dovrà compilare e firmare un per l’autorizzazione alla comunicazione a terzi dei propri dati personali, indicando i soggetti autorizzati (nominativo, grado di parentela e reperibilità telefonica) a ricevere informazioni sul suo stato di salute.
Questo modulo, conservato nella cartella clinica, dovrà essere consultato dal personale sanitario prima di fornire a terzi indicazioni sulle condizioni cliniche del paziente.